Colite o sindrome dell'intestino irritabile (IBS) quali sono le cause e le possibili soluzioni?

L'intestino non è un semplice tubo!

L’intestino viene spesso denominato “secondo cervello” perché svolge una moltitudine di azioni coordinate e complesse che risultano fondamentali per il nostro benessere. L’intestino non è un semplice “tubo” ma è un organo evolutivamente progettato per gestire la complessità molecolare degli elementi che introduciamo con la nostra dieta.

  

Alcune curiosità che dimostrano la complessità di questo organo sono:

• Nell'intestino sono presenti il 70-80% delle cellule immunitarie
• L’intestino ospita una straordinaria popolazione di microrganismi ( flora intestinale) che ne completa le funzioni digestive
• Sono presenti numerosi enzimi digestivi che aiutano a far muovere il contenuto dell’intestino
• L’area superficiale del solo intestino tenue si aggira intorno ai 100 metri quadri
• L’intestino possiede un sistema nervoso enterico composto da 100 milioni di neuroni localizzati lungo le pareti del canale digerente ( per questo viene chiamato “secondo cervello”)

Le azioni fondamentali dell’intestino sono:

• Scomposizione
• Assorbimento e assimilazione
• Monitoraggio degli elementi introdotti ( capacità di distinguere il “buono” dal “cattivo”)  

La colite o Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)

Si chiama sindrome perché il disturbo è causato da un complesso di sintomi, intestino perché può essere coinvolto tutto l’intestino o solo alcune parti, irritabile perché alla base si ritiene ci sia un’alterata percezione di stimoli che in realtà sono normali in persone non predisposte. Ad esempio può accadere che un quantitativo di gas “normale” venga percepito come un volume eccessivo, provocando così dolore. L’intestino ha un’elevata capacità di “sentire” ed è proprio questa sua capacità che in alcune situazioni può causare irritazione ( situazioni di ipersensibilità).

Questa azione di “sentire” è possibile grazie ad una moltitudine di sensori (recettori sensoriali del gusto, recettori di riconoscimento delle tossine, dei microorganismi ecc…) che mandano a loro volta una moltitudine di informazioni ad altri sistemi come quello ormonale, nervoso e immunitario. Affinché tutto ciò avvenga in maniera coordinata è necessario il dialogo e la collaborazione tra i due cervelli, quello dell’intestino e quello centrale.

I due cervelli si influenzano a vicenza e il disagio di uno può facilmente “ trasferirsi all'altro. Esiste infatti una forte correlazione tra IBS e disturbi come ansia e depressione. Il 50% dei pazienti con IBS presentano infatti questi disturbi.

Cause della colite o sindrome dell'intestino irritabile (IBS)

Le cause precise dell’IBS non sono ancora del tutto note, l’unico punto fermo è che questa patologia è un disturbo multifattoriale.

Si ipotizza che le cause siano:

• Genetica
• Del sistema immunitario
• Fattori psicologici
• Micorbiota
• Sensibilità viscerale
• Motilità gasto-intestinale
• Asse intestino cervello
• Inquinamento ambientale 

I sintomi della colite o Sindrome dell’intestino irritabile (IBS) sono:

• Gonfiore addominale
• Dolore-crampi
• Scariche diarroiche
• Stipsi
• Nausea
• Sintomi vescicali
• Muco nelle feci

Diffusione della colite o Sindrome dell'intestino irritabile ( IBS)

Si stima che soffra di IBS l’11% della popolazione mondiale.

La prevalenza più bassa è riscontrata nel sud dell’ Asia (7%) mentre quella più elevata in sud America (22%). L’IBS è più frequente nel genere femminile con un rapporto di 2:1. Si stima che il 20% delle visite gastroenterologiche siano a causa dell’IBS.

L’Ibs è ben più di un semplice gonfiore e può avere un impatto importante sulla qualità della vita. Nei casi più gravi crea anche un senso di disagio che conduce alla timidezza e addirittura in alcuni casi limita il desiderio di uscire di casa.

I rimedi classici per la colite o sindrome dell'intestino irritabile e nuove visioni e rimedi.

L’attuale terapia farmacologica cerca di dare sollievo ai vari sintomi ( dolore, stipsi o diarrea) senza però migliorare il quadro generale.

Un aspetto sui cui si sta iniziando a porre l’attenzione è quello della “funzione della barriera intestinale”. Quando le pareti intestinali sono troppo permeabili lasciano passare alcune sostanze che possono generare uno stato di irritazione e generare uno stato di alta sensibilità in cui anche processi normali vengono avvertito come dolorosi (come ad esempio il gas intestinale).

La barriera intestinale svolge il ruolo di” filtro selettivo” di quanto si trova nel lume intestinale. Il suo ruolo è duplice, da una parte deve permettere l’entrata di sostanze nutritive e permettere lo scambio di acqua ed elettroliti, dall'altra deve impedire l’ingresso a batteri e alle sostanze nocive. La funzionalità di questa membrana dipende da vari fattori ed è sensibile a diverse perturbazioni. Se la permeabilità della membrana aumenta vi possono passare attraverso sostanze e microrganismi che invece dovrebbero restare fuori con conseguenti reazioni di carattere infiammatorio che influiscono a loro volta sulla funzionalità e sulla permeabilità della barriera. È sempre più evidente che i pazienti che soffrono di IBS hanno un’aumentata permeabilità della barriera intestinale. Questo fenomeno va a generare l’ipersensibilità che fa avvertire come dolorosi anche stimoli normali (es. gas) come che è comune che accada nell’IBS.

 La permeabilità intestinale può inoltre essere alterata da:

• Stress
• Dieta ricca di grassi
• Alcol
• Farmaci (es. cortisonici)
• Intolleranze alimentari
• Modifiche del microbiota (Disbiosi)
• Infezioni intestinali

Vi sono diverse classi di sostanze naturali che possono essere utili per la protezione della barriera intestinale, le principali sono:

• Resine (hanno in natura un fisiologico scopo protettivo)
• Polisaccaridi
• Polifenoli

Le resine e i polisaccaridi evidenziano una particolare capacità adesiva sulle superfici biologiche (comprese le mucose) e quindi possono essere utili per aderire e proteggere la mucosa intestinale. I polifenoli sono inoltre in grado di ridurre il danno indotto alla barriera intestinale.

Colilen IBS di Aboca

Aboca ha studiato un prodotto specifico ed efficace per trattare la sindrome dell'intestino irritabile: Colilen a base Actimucin, complesso molecolare a base di resine, polisaccaridi e polifenoli

• Forma una barriera riparatrice attiva ad azione protettiva e antiinfiammatoria su tutto il tratto intestinale.
• Interagisce con la mucosa normalizzando la permeabilità intestinale alla base del problema
• Riduce l’uso ricorrente di farmaci sintomatico quali probiotici, spasmolitici, antidiarroici, lassativi
• Ha una formula 100% naturale con Actimucin

 L’uso di Colilen per 2-6 settimane:

• Riduce il dolore del 67%
• Riduce il gonfiore del 66,5%
• Normalizza la motilità e la sensibilità intestinale alla base del problema

Questi dati sono il risultato di test d’uso eseguito nell'ambito della normale pratica clinica presso ambulatori medici specializzati su 38 pazienti di età media di 47 anni, con diagnosi di IBS.

ACQUISTA COLILEN

Altri approci utili sono:

• Dietetico: scopri di più sulla Dieta low FODMAP (clicca qui per scoprire di più sui Fodmaps) per ridurre al minimo i processi fermentativi
• Modulazione del microbiota con probiotici e prebiotici

 Bibliografia:

"Colite Qual'è il problema? Come orientarsi sulla sindrome dell'intestino irritabile" di Andrea Luigi e Giuseppe Ventriglia