Con l’arrivo della bella stagione la cellulite e la ritenzione idrica occupano i primi posti del podio delle preoccupazioni estetiche dell’universo femminile. Molto spesso cellulite e ritenzione idrica vengono erroneamente confusi o utilizzati come sinonimi, vediamo di capire brevemente le differenze, come e cosa possiamo fare per migliorarne l’aspetto.
La ritenzione idrica è causata da un accumulo di liquidi nei tessuti che causa rigonfiamento ed edema, dovuto al ristagno di liquidi e tossine, nelle zone interessate. Le zone maggiormente colpite sono arti inferiori e le zone predisposte all’accumulo di grasso come cosce, addome e glutei.
Le cause della ritenzione idrica sono molteplici. Si parte dalle più banali e facilmente rimediabili quali postura sbagliata, sedentarietà, dieta scorretta e consumo eccessivo di alimenti ad elevato contenuto di Sodio sino ad arrivare a patologie importanti che interessano la circolazione venosa e linfatica.
La pannicolopatia edemato-fibrosclerotica detta erroneamente e gergalmente cellulite, riguarda delle modifiche a carico del pannicolo adiposo sottocutaneo. Nel 1978 uno studio tedesco definì la famosa cellulite una malattia inventata, in quanto non è una malattia vera e proprio ma un fenomeno del tutto fisiologico che colpisce prevalentemente le donne in età post-puberale. Il fatto che sia un disagio estetico prevalentemente femminile è dovuto sia a differenze ormonali che strutturali del tessuto adiposo tra uomo e donna. Nell’uomo la massa adiposa è concentrata sull’addome, spalle, viso e collo. Nella donna la massa adiposa è concentrata nei fianchi, natiche, cosce e addome inferiore. La patogenesi della cellulite è multifattoriale.
Il tessuto adiposo è costituito da adipociti, cellule deputate alla sintesi e allo stoccaggio dei grassi, il numero di adipociti è lo stesso sia nelle persone grasse che nelle persone magre, la differenza sta nel fatto che nelle persone in sovrappeso gli adipociti sono più gonfi, si parla infatti di iperplasia e ipertrofia delle cellule del tessuto adiposo. La cellulite è ben visibile quando la pelle viene compressa e compare la classica pelle a buccia d’arancia. Questo fenomeno, proprio perché fisiologico e naturale accade anche sulle persone molto magre. Oggi alcuni dei fattori che favoriscono la comparsa della cellulite, come sesso, stile di vita, genetica sono noti, ma l’esatto meccanismo fisiopatologico non è ancora stato chiarito.
Come la ritenzione idrica influisce sulla cellulite?
Le alterazioni a carico della circolazione venosa e linfatica causano, come abbiamo detto prima, un ristagno di liquidi e tossine che nel tempo creano danno alle cellule circostanti. Gli adipociti sono le prime cellule che vanno in sofferenza in queste condizioni e cominciano a modificarne il loro aspetto e le dimensioni.
La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della cellulite ma lo stile di vita, una dieta equilibrata con un controllato apporto di carboidrati e l’attività fisica regolare hanno un ruolo preventivo e terapeutico fondamentale.
In abbinamento ad una sana alimentazione e una costante attività fisica esistono dei trattamenti anticellulite efficaci che aiutano a migliorarne visibilmente l’aspetto. Sono disponibili sia
trattamenti topici, sotto forma di gel o emulsione, che trattamenti sistemici (integratori alimentari).
I trattamenti topici agiscono contro gli inestetismi della cellulite con i seguenti meccanismi:
- levigano e compattano la pelle migliorando l’aspetto estetico;
- favoriscono la riduzione degli accumuli adiposi grazie all’azione del massaggio;
- drenano i liquidi.
I fitoterapici utilizzati in qualità di integratori alimentari per il trattamento della cellulite sono estratti dalle droghe di: ippocastano, rusco, gambo d’ananas, centella asiatica e caffeina. Alcuni di essi possono essere usati sia per via topica che sistemica.
Il principio attivo derivante dall’ippocastano è l’escina, che ha un’azione vasoprotettrice, in particolare migliora il microcircolo e riduce l’accumulo di liquidi nei tessuti.
Dal rizoma del rusco si estraggono le ruscogenine che agiscono a livello del sistema venoso tonificando le pareti dei vasi sanguigni.
Il gambo d’ananas è impiegato per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica poiché riduce la vasodilatazione e l’eccessiva permeabilità capillare. Il principio attivo responsabile dell’attività è la bromelina che ha azione antinfiammatoria, antiedemigena e anticellulite.
La centella asiatica è un fitoterapico che agisce a livello del tessuto connettivo. Dalle foglie di centella asiatica si ricava l’estratto secco che aiuta a rinforzare ed elasticizzare le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la corretta circolazione periferica. È utile per ridurre la permeabilità capillare nel connettivo e di conseguenza l’edema sottocutaneo.
Gli attivi visti finora hanno perlopiù attività drenanti e vasoprotettrici.
Per quanto riguarda gli attivi ad azione lipolitica troviamo le metilxantine, la più utilizzata è sicuramente la caffeina. La caffeina è anche contenuta in numerosi preparati ad uso topico, in questo caso aiuta a ridurre il volume degli adipociti e migliorare il flusso sanguigno, permettendo di espellere le tossine in eccesso.
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