Che cos'è la cistite? Le cause e i rimedi naturali per guarire dalla cistite!
Pubblicato da Federico Strata il
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LA CISTITE È UNA PROBLEMATICA CHE AFFLIGGE 1 PERSONA SU 4
La cistite è una fastidiosa infezione delle vie urinarie inferiori che comprende la vescica e l'uretra.
In Italia questa infezione è causa di più di 8 milioni di visite ambulatoriali all’anno.
- Il 50% delle donne ha avuto almeno un episodio di cistite
- Il 25% soffre di almeno un episodio di cistite all’anno
- Il 10% ha comparse continue di cistiti resistenti agli antibiotici
- La cistite aumenta la sua incidenza nelle persone sopra i 60 anni di età
La cistite è una patologia molto diffusa che affligge una persona su quattro. La situazione più "fastidiosa " di questa infezione è la possibilità di cronicizzazione che porta a continue e dolorose ricadute dette recidive.
LE PRINCIPALI CAUSE DELLA CISTITE
L’apparato urinario è fisiologicamente sterile ad eccezione della parte terminale dell’uretra che presenta una piccola quantità di batteri a causa della vicinanza alla zona perineale. In questa zona i batteri permangono comunque per brevi periodi perché vengono allontanati continuamente dal flusso urinario. In condizioni fisiologiche questo equilibrio è così mantenuto stabile.
Esistono però delle condizioni che possono alterare questo equilibrio e innescare la cistite, come ad esempio:
- Difese immunitarie basse
- Igiene intima inadeguata: ad esempio per utilizzo di detergenti troppo aggressivi o con Ph non idoneo
- Scarsa traspirazione o indumenti intimi troppo aderenti e sintetici
- Alterazioni del Ph urogenitale
- Scarsa presenza di GAG, sostanze protettive che impediscono l’adesione dei batteri
- Disbiosi intestinale, ovvero quando la flora intestinale è fortemente sbilanciata verso la proliferazione di micoorganismi patogeni a scapito della flora intestinale benefica
Questi fenomeni possono alterare l’equilibrio sopracitato e permettere ai batteri presenti nel tratto terminale dell’uretra di proliferare e moltiplicarsi. In questo caso il flusso urinario non è più in grado di allontanare i batteri. In queste condizioni i batteri permangono più a lungo nell'uretra, la colonizzano e risalgono fino ad infettare anche e le vie urinarie superiori arrivando fino alla vescica. Questo è il processo che innesca la cistite.
Si possono differenziare 3 tipologie di cistite:
- Cistite acuta
- Cistite recidivante/cronica
- Cistite ad episodi frequenti ( persone che hanno una predisposizione ad esempio per scarsa presenza di GAG)
QUALI SONO I SINTOMI DELLA CISTITE?
Quando l’uretra e la vescica iniziano ad essere colonizzate dai batteri (non sono quindi più aree sterili) inizia il processo infiammatorio delle mucose.
I sintomi della cistite sono:
- Bruciore
- Minzione molto più frequente (pollachiuria)
- Continuo stimolo ad urinare
- Dolore sovrapubico
- Urine scure e torbide a volte con tracce ematiche (ematuria)
I BATTERI CHE CAUSANO LA CISTITE vs. LA FLORA INTESTINALE
I batteri che possono scatenare la cistite sono molti e di differenti famiglie: Staphilococcus spp., Enterococcus, Proteus, Klebsiella e il più comune Escherichia Coli. Questi batteri partendo dalla zona perineale risalgano fino alla vescica per via enterourinaria. E' facile capire che più la carica batterica patogena intestinale è elevata, più sarà facile innescare il processo della cistite. La composizione microbica della flora intestinale gioca quindi un ruolo importante nella predisposizione alla cistite. Una buona flora intestinale può giocare quindi a nostro favore. (Per approfondire il tema dei fermenti lattici-probiotici clicca sull'articolo "fermenti lattici")
LA CISTITE COLPISCE MAGGIORMENTE LE DONNE
La ragione è prettamente anatomica. Mentre l’uretra della donna è lunga 3-4 cm, quella dell’uomo è lunga 14-16 cm e ciò ne sfavorisce la proliferazione batterica e la risalita fino alla vescica. Inoltre la maggior vicinanza tra la zona perianale e la zona dell’uretra può notevolmente facilitare la risalita nell'uretra dei batteri intestinali (che derivano dalla flora batterica patogena “cattiva” intestinale spesso troppo elevata) .
Anche le variazioni ormonali rappresentano un fattore che è causa importante di questa patologia. Gli estrogeni hanno infatti un ruolo protettivo importante nei confronti della mucosa. Mantengono il corretto Ph e la corretta colonizzazione della flora difensiva “buona” che impedisce la colonizzazione dei germi patogeni.
LA TERAPIA FARMACOLOGICA CONVENZIONALE PER LA CURA DELLA CISTITE
La terapia convenzionale a base di farmaci ed antibiotici come amoxicillina, cefixima, norfloxacina,fosfomicina risolve il problema ma se ripetuta, rischia di innescare un circolo vizioso con la possibilità che la cistite diventi cronica. Gli antibiotici distruggono la flora batterica intestinale senza distinguere tra flora batterica “buona” e “cattiva” andando a peggiorare così la disbiosi intestinale ( fenomeni che predispongono alla cistite) e aumentare le possibilità di una nuova infezione.
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IL mirtillo rosso oggi, viene impiegato soprattutto come complemento nella cistite di origine batterica, infiammazione della mucosa vescicale, molto fastidiosa e irritante, che si presenta spesso in forma ricorrente soprattutto nelle donne in età fertile.
Circa l'85% delle infezioni delle basse vie urinarie (vescica ed uretra) è causato da ceppi uropatogeni di un batterio intestinale, l'Escherichia coli. Il mirtillo rosso americano contiene diversi componenti fitochimici, in particolare proantocianidine (PACs), che favoriscono l'eliminazione con le urine dei ceppi batterici uropatogeni, in particolare di E. coli, perché ne contrastano l'adesione alle pareti del tratto urinario.
II D-mannosio è in grado di agire in sinergia con le proantocianidine contenute nel mirtillo rosso, in quanto possiede un'elevata affinità per le lectine mannosio-sensibili presenti sulle fimbrie di molti batteri, tra cui proprio l'Escherichia coli. Il D-Mannosio, infatti, legandosi a tali lectine, contrasta l'adesione dei suddetti batteri alle mucose urinarie promuovendone l'eliminazione attraverso le urine.
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Le infezioni delle vie urinarie sono causate nel 95% dei casi da ceppi di Escherichia coli in grado di aderire ai recettori delle cellule uroteliali e poi risalire fino alla vescica. Le proantocianidine contenute nel cranberry agiscono su Eschericchia coli riducendone in vitro la patogenicità. In contemporanea l'azione del probiotico riequilibra la microflora intestinale impendendo la colonizzazione da parte dei batteri patogeni nel colon che rappresentano la causa principale di infezioni urinarie. I batteri dopo aver colonizzano il colon attraversano successivamente la zona periuretrale/ vaginale e risalgono le vie urinarie infettando la vescica. E' perciò molto importante impedire a questi batteri di colonizzare il colon.
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