In quali farmacie si vende l'autotest per l'hiv?
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Il nostro tutorial video sull'esecuzione dell'autotest VIH: il test autodiagnostico per l'HIV
Come funziona l'autotest per l'HIV Mylan?
Dal 1° Dicembre 2016 in Italia è disponibile l'autotest diagnostico per l'HIV.
È un esame per la diagnosi delle infezioni da virus HIV (responsabile dell’AIDS) che rileva gli anticorpi anti- HIV-1 e anti-HIV-2. L'autotest VIH è studiato per essere eseguito da persone non esperte, in un ambiente privato/domesticoe. I risultato sarà disponibile in soli 15 minuti. L'interpretazione del risultato è semplice ed univoca.
Il test è disponibile presso molte le farmacie. Noi della Farmacia Aliberti shop crediamo che le persone siano più a loro agio ad acquistare questo prodotto in totale anonimato online. Per questo motivo abbiamo provveduto ad aggiungere fin da subito il test nel nostro Catalogo online. Per l'acquisto è necessario essere maggiorenni. L'ordine che riceverai sarà totalemnte anonimo.
Il test va effettuato dopo un periodo finestra di 90 giorni dall'ultimo rapporto a rischio. Se svolto prima di questo periodo finestra il risultato potrebbe non essere attendibile. Scopri qui come utilizzare il test HIV.
Effettuare il test è facile e veloce, basta una goccia di sangue e 15 minuti di tempo per ottenere un risultato chiaro ed affidabile.
L'attendibilità del test HIV disponibile in farmacia su soggetti sieronegativi è stata del 99,8%.
L'attendibilità del autotest VIH di Mylan su soggetti sieropositivi è stata del 100%. Su mille persone sottoposte al test il risultato è stato sempre corretto.
Si stima che il 90%dei soggetti HIV positivi non sa di esserlo.
Il motore della diffusione del virus non sono le persone con una diagnosi HIV, bensì quelle che per paura del risultato non fanno il test.
Il test HIV è eseguibile direttamente a casa tua nella massima privacy. Il pacco che riceverai sarà anonimo.
Grazie a questo test molte persone potranno venire a conoscenza del proprio stato di salute ed eventualmente essere assistite nel modo più corretto. In Italia molte persone sono sieropositive inconsapevoli, questo, oltre ad essere estremante pericoloso rende incontrollabile l'epidemia.
Uno studio recentemente pubblicato ha stimato che il numero di soggetti inconsapevoli dell’infezione sia tra i 12.000 e i 18.000 casi. Ciò porta il numero totale dei soggetti con il virus HIV, consapevoli e non, intorno ai 110.000 casi in Italia.
Delle 94.146 persone con HIV in Italia, il 70,1% sono maschi e l'84,3% sono di cittadinanza italiana. Il 3,2% ha meno di 24 anni, il 63,5% ha un’età compresa tra i 25 e i 49 anni, il 25,1% ha un’età compresa tra i 50 e i 59 anni e l’8,2% ha più di 60 anni.
L'obiettivo di Mylan e della Farmacia Aliberti è quello di assistere nella diagnosi dell'HIV e di assistere i pazienti con tutta la professionalità e cortesia. Se hai avuto rapporti a rischio svolgi il test, togliti ogni dubbio e aiuta a controllare l'epidemia di questa malattia che ancora oggi è da considerare estremamente pericolosa!
Quando è iniziata la diffusione del virus HIV?
"ll virus HIV emerse tra il 1920 o e il 1930 quando il virus dell'immunodeficienza delle scimmie (SIV) ha cambiato host (organismo ospite) passando dallo scimpanzé alla specie umana in Africa occidentale (Worobey 2008). La trasmissione del SIV dallo scimpanzé all'uomo sarebbe avvenuta quando, penetrando nella foresta tropicale in cerca di nuove terre da coltivare, i cacciatori africani cominciarono ad uccidere scimpanzé e ad utilizzare come alimento la loro carne. È presumibile che il contatto fra il sangue di una scimmia e le ferite della cute dell’uomo sia stato il meccanismo attraverso il quale il virus penetrato nell’organismo umano si sia modificato e quindi adattato al nuovo ospite. Il più antico campione di sangue umano HIV-positivo è stato ritrovato a Kinshasa (Zaire, ora Repubblica Democratica del Congo) e risale al 1959 (Zhu 1998). La prima descrizione di AIDS risale al 1981. Tra il mese di ottobre del 1980 e maggio del 1981, in tre diversi ospedali di Los Angeles in California, a cinque giovani omosessuali veniva diagnostica una rara forma di polmonite da Pneumocystis carinii che fino a quell’epoca era riconosciuta come malattia che colpiva prevalentemente bambini affetti da leucemia linfatica e soggetti sottoposti a trapianto d’organo. Negli stessi mesi a New York e a San Francisco un raro tumore endoteliale (sarcoma di Kaposi) che colpisce prevalentemente soggetti anziani, veniva anch’esso descritto in giovani omosessuali. Tutti i pazienti, sia con polmonite che con sarcoma di Kaposi presentavano un quadro di profonda ed inspiegabile immunodepressione. Nel 1983 nel laboratorio di virologia dell’Istituto Pasteur di Parigi e del National Cancer Institute di Bethesda veniva isolato per la prima volta dal sangue periferico di un malato con AIDS un retrovirus che avrebbe preso successivamente il nome di HIV (human immunodeficiency virus)..." Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
Che differenza c'è tra HIV 1 e HIV 2?
"Si possono distinguere due tipi di HIV: HIV-1 e HIV-2. L’HIV-1 è distribuito in tutto il mondo ed è responsabile della maggior parte delle infezioni dovute al virus. Invece l’HIV-2 è confinato, principalmente in Africa occidentale; casi più sporadici sono segnalati in Spagna, Portogallo e Francia, in America Settentrionale e Meridionale e in Corea. Entrambi i tipi sono trasmessi tramite contatto sessuale, scambio di sangue infetto e dalla madre infettata al feto o al neonato, e sono agenti causali di una sindrome da immunodeficienza acquisita clinicamente identica. Tuttavia, la trasmissione di HIV-2 sembra essere meno efficiente rispetto a quella di HIV-1. Oggi L’HIV rappresenta una minaccia che riguarda tutto il mondo, come testimoniano le stime di UNAIDS aggiornate al 2015 sulle persone infette da HIV..." Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
QUALI SONO LE VIE DI TRASMISSIONE DEL VIRUS HIV?
"L’HIV è presente nei liquidi biologici dell’organismo, quali il sangue, il liquido spermatico, le secrezioni vaginali, il latte materno e, in misura estremamente limitata e rara nella saliva e nel sudore (solo nell'eventualità che questi liquidi contengano tracce di sangue). Pertanto, il contatto con un fluido biologico infetto può potenzialmente essere causa d’infezione. La probabilità d’infezione, tuttavia, varia secondo la concentrazione di virus presente nel fluido biologico; infatti, è evidente che il rischio d’infezione è tanto più elevato quanto maggiore è la carica virale. Oltre alla carica virale, esistono comunque fattori associati a un maggiore rischio d’infezione, quali, per esempio, la presenza concomitante di altre infezioni, ulcere genitali, sanguinamento e mestruazioni. Sulla base di questa conclusione, si può affermare che il virus viene principalmente trasmesso mediante:
- rapporti sessuali non protetti con un partner sieropositivo (eterosessuale o omosessuale)
- condivisione di strumenti per iniezioni (es. siringhe) con un partner sieropositivo
- trasmissione verticale da madre HIV+ al neonato (prima della nascita o durante il parto; o successivamente, a causa dell’allattamento al seno)
Tutte le altre vie di trasmissione, per la maggior parte rappresentate da case report, sono notevolmente rare. Tra queste ci sono le trasmissioni a causa di trasfusioni di sangue o emoderivati nei paesi dove le donazioni di sangue non sono regolarmente sottoposti a screening per l'HIV. Estremamente rare sono le trasmissioni dovute al contatto con sangue infetto attraverso ferite aperte o mucose, o la trasmissione di HIV dopo un morso (Bartholomew 2008). Tre casi sono stati segnalati in cui la madri hanno infettato i loro neonati probabilmente tramite cibo pre-masticato (Gaur 2008). I grandi caseregistries, in particolare quello americano del CDC, che hanno indagato le altre vie di trasmissione dell’HIV, hanno dimostrano chiaramente che i contatti quotidiani della vita di tutti i giorni, come ad esempio l’utilizzo di servizi igienici comuni o bere dallo stesso bicchiere, non sono in grado di trasmettere l'HIV. I registri di casi effettuati in ambito sanitario, che hanno analizzato il contatto di saliva, urina o sangue infetto con la pelle intatta, non hanno rilevato una sola trasmissione dell'HIV (Henderson 1990). Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
Quali sono le categorie più a rischio nel contrarre l'HIV?
"La modalità di trasmissione più frequente è quella eterosessuale (37,2%), mentre i consumatori di sostanze per via iniettiva (IDU) sono il 28,5% e i maschi che fanno sesso con maschi (MSM) rappresentano il 27,7%..."
Risposta estratta dal corso training self test hiv di Mylan.
QUAL'E' LA DIFFERENZA TRA HIV E AIDS?
L'Hiv (Human Immunodeficiency Virus) è il virus dell'immunodeficienza umana che causa l'Aids, cioè la sindrome dell'immunodeficienza acquisita.
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